13.1 - Le proiezioni della preapertura e gli scenari strategici

Inviato da gabriele.vivinetto il Sab, 02/19/2011 - 00:43 - Modificato da gabriele.vivinetto on Sab, 02/19/2011 - 00:43

Il trading è soprattutto preparazione, la cosa che dobbiamo comprendere è come la giornata sui mercati inizi molto prima dell'apertura, con la fase certamente più delicata e importante quella appunto della preparazione alla giornata di trading.
Quando prepararsi è questione di gusti, ma anche e soprattutto di fusi orari. A seconda di dove viviamo, infatti, si può decidere di eseguire questa preparazione la sera dopo la chiusura o la mattina prima dell'apertura. Per noi europei può essere utile fare questo lavoro la mattina presto, in modo da scontare anche l'andamento delle borse asiatiche che danno il via alla giornata borsistica globale. Se, invece, il lavoro viene svolto la sera prima, sarà opportuno attendere la chiusura di Wall Street che segna la conclusione della giornata di trading.
Un'altra cosa fondamentale da tenere ben presente è che i prezzi non cessano di variare nemmeno quando i mercati sono chiusi, per questo può essere utile seguire i future che trattano anche nella sessione Globex del mercato CME, come ad esempio l'S&P 500, che sono aperti praticamente 24 ore su 24, permettendo così di osservare tramite gi stessi gli andamenti delle borse mondiali nelle diverse fasi della giornata globale, che si apre appunto in Oceania e in Asia per chiudersi in America. Da questo punto di vista, vivere in Europa può rappresentare un vantaggio a livello di fuso orario, poiché, osservando l'andamento dei futures Eurex, come ad esempio l'EuroStoxx 50, è possibile seguire l'impatto delle diverse “giornate di trading”, che compongono quella globale.
La cosa più importante da fare, prima dell'apertura dei mercati per chi opera intraday, è la preparazione della giornata di trading. La determinazione della struttura di mercato e dell’ambiente di trading presente e atteso ne sono i cardini. E' molto importante poi imparare ad interpretare il mercato in base ai compiti che si appresta ad assolvere, per essere in grado poi di osservare come gli stessi sono svolti e traendo da ciò preziose informazioni. A questo deve seguire la stesura di un piano predeterminato di azione, che sia subordinato a determinate condizioni che possono avverarsi o meno, portandoci quindi ad agire o a rimandare o, ancora, a ridefinire il piano stesso.
E' importante comprendere, infatti, come la predeterminazione di un piano per la giornata non significhi che lo stesso non possa essere cambiato durante il giorno, in base agli accadimenti, ma è importante, in ogni caso, iniziare la giornata con un piano predefinito che dobbiamo poi essere in grado di cambiare all'occorrenza o di seguire se si verificano le condizioni alla base dello stesso.
In ogni caso, non dobbiamo mai aprire alcuna posizione sul mercato senza avere una precisa strategia che sia coerente con il piano predeterminato, anche nel caso in cui lo stesso sia stato cambiato durante il giorno. L'assenza di una chiara strategia preformata ci porterà a reagire a ciò che vediamo e a operare in quello che abbiamo definito reactive mode e che sappiamo essere una delle cose da evitare ad ogni costo.
Come detto, la preparazione della giornata va effettuata a mercati chiusi, la sera prima o al mattino presto, iniziando a studiare i grafici con timeframe settimanale e giornaliero per individuare la struttura del mercato, cioè i trend di ordine superiore rispetto a quelli intraday, che sono poi quelli che condizionano di più l'andamento del prezzo, in quanto sui timeframe più elevati operano gli investitori più capitalizzati e che maggiormente influenzano l'andamento dei mercati.